Alloggi di reinserimento
La Casa della Bussola e la Casa del Sestante sono alloggi di reinserimento sociale siti a Pinerolo, in provincia di Torino, dedicati a uomini e donne con problemi di alcoldipendenza e politossicodipendenza, di cui l’alcol risulti la sostanza primaria d’abuso.
Le persone che vi accedono devono essere in carico al Servizio Pubblico (Serd o Servizi di Alcologia ) e vengono inviate dopo una fase preliminare di valutazione delle esigenze e delle caratteristiche della persona alcoldipendente. Il soggetto deve collocarsi in una fase avanzata di trattamento e/o di remissione del sintomo; può provenire da progetti residenziali (quali comunità terapeutiche o cliniche) o da progetti di domiciliarità-territorialità in collaborazione con il Dipartimento delle Dipendenze.
L’alloggio di reinserimento funge quindi spesso da ponte spazio-temporale fra il contesto della comunità terapeutica residenziale e la società esterna, in altri come un luogo per rafforzare e reinserirsi sul territorio in seguito a percorsi di disintossicazione o di riabilitazione presso altre strutture sanitarie.
Il percorso in alloggio ha una durata media che varia dai 6 agli 8 mesi.
La Casa della Bussola
Accoglie fino a tre persone che vengono seguite da un’èquipe multi professionale composta da un operatore ed un responsabile. Questo è un alloggio destinato agli uomini. E’ situato al terzo piano di un condominio dotato di ascensore, in zona centrale, attiguo alla stazione centrale di Pinerolo. Si compone di due camere da letto (una da un posto e l’altra da due), una cucina abitabile, un bagno ed un’ ampia entrata.
La Casa del Sestante
Accoglie, invece, fino a quattro persone anch’esse seguite dalla medesima èquipe. Quest’ultimo è destinato a donne. E’ sito al primo piano di un condominio dotato di ascensore, vicinissimo al centro di Pinerolo. Si compone di cucina, un soggiorno, un bagno e due ampie camere da letto (entrambe da due posti letto).
Le fasi del percorso
Il programma terapeutico è finalizzato al raggiungimento dell’astensione prolungata da alcol e da eventuali altre sostanze psicotrope, alla riabilitazione e autonomizzazione della persona, tramite un lavoro di rielaborazione della propria storia di vita , una riscoperta e valorizzazione delle risorse personali e un lavoro di prevenzione della ricaduta. Fondamentale è far sperimentare la persona nella propria autonomia con gradualità prima di affrancarsi definitivamente dal programma riabilitativo.
Conoscenza e valutazione reciproca
L’operatore del servizio pubblico, referente per il caso, invia una relazione di presentazione all’accoglienza Aliseo (alla sede di Torino, all’attenzione del Coordinatore dell’Associazione), con una particolare attenzione agli obiettivi del progetto in relazione alle caratteristiche della persona proposta. Vengono svolti colloqui con la persona da parte degli operatori Aliseo. In questa fase si potrà anche visitare l’alloggio, in cui si richiede l’accesso.
Inserimento e adattamento
Il paziente si inserisce gradualmente nel nuovo contesto, apprende le regole di convivenza con gli altri ospiti e le “Regole della Casa”.
Attivazione delle risorse interne
Gli ospiti vengono stimolati a mettersi in gioco e attivare competenze relazionali attraverso uscite individuali e di gruppo.
Attivazione delle risorse esterne
Gli ospiti vengono accompagnati nell’attivazione di percorsi ricreativi e di socializzazione, vengono realizzati incontri con la rete sociale allargata e viene dato ampio spazio all’organizzazione dle tempo libero.
Ricerca abitativa e lavorativa
In questa fase le attività sono principalmente rivolte alla ricerca graduale di casa e lavoro, con un’attenzione massima al rinforzo della condotta astinente e alla prevenzione della ricaduta.
Équipe
L’équipe degli alloggi di reinserimento è composta da:
- Livia Racca, coordinatrice dell’associazione Aliseo, psico-pedagogista ed educatrice professionale
- Stefania Pace, responsabile degli alloggi di reinserimento, educatrice professionale
- Silvia Audero, psicologa
Strumenti
Gli strumenti utilizzati per il raggiungimento degli obiettivi sono:
- Colloqui di sostegno, orientamento e contenimento
- Gruppi di prevenzione alla ricaduta
- Gruppi psico-educativi su tematiche specifiche
- Colloqui con i familiari
- Compilazione curriculum vitae
- Lavoro di rete finalizzato al reinserimento sociale e lavorativo
- Organizzazione del tempo libero e attività risocializzanti
- Accompagnamenti socio-sanitari
Inoltre sono previsti laboratori che hanno la funzione di promuovere le abilità residue, quali arte-terapia e mindfulness.
Come la comunità, anche gli alloggi adottano un tipo di intervento multifattoriale, in base al quale l’instaurarsi ed il mantenimento di una dipendenza da alcol è dovuto al coesistere di una serie di fattori paralleli: il potere farmacologico della sostanza alcolica (sedativo e disinibente), il meccanismo neuronale che rende possibile il bisogno compulsivo di assunzione di alcol, i motivi psicologici individuali (storia individuale, disturbi della personalità, disturbi del tono dell’umore) e la situazione sociale ed affettiva.
La scelta teorica fondante è quella dell’Approccio Bio – Psico – Sociale che, nella concezione clinica, significa predisporsi a conoscere nel modo più approfondito possibile il soggetto nella sua complessità e predisporre interventi che trovino senso per il suo funzionamento complessivo.
La scelta di un approccio integrato alla complessità dell’utente rende necessario operare attraverso un gruppo di lavoro multidisciplinare in grado di prendere in carico e intervenire, spaziando da un livello assistenziale ad uno pedagogico – riabilitativo ad uno psicoterapeutico, integrando questi diversi livelli senza mai dare preminenza assoluta di uno a scapito dell’altro, ma piuttosto lavorando, giorno per giorno, alla costante ricerca di equilibrio tra essi.