IL PROGETTO

AMBITO D’INTERVENTO:

L’attenzione sui giovani: i dati nazionali (*Sistema Monitoraggio Osservatorio Nazionale Alcol-Istituto Superiore di Sanità, dati Multiscopo ISTAT, Ministero Salute – 2021) hanno rilevato 8,6 mln di consumatori a rischio; analizzando i dati secondo le classi di età, emerge che la fascia più a rischio risulta essere quella dei ragazzi/e di 16 e 17 anni, mentre un aumento considerevole di comportamenti a rischio riguarda in particolar modo la fascia 18-24. Il binge drinking continua a essere un’abitudine diffusa e incontrastata con il 18,4% dei giovani 18 – 24 dediti all’intossicazione periodica. “Nel 2020, in Piemonte, sono stati 185 gli ingressi in pronto soccorso di minori di 17 anni, soprattutto femmine, per disturbi dovuti all’abuso di alcol. Mentre altri 350 ingressi hanno visto ragazzi tra i 18 e i 24 anni. Si stima che il 90% dei casi di alcolismo resti sommerso” (*Dott. Dall’Acqua, direttore generale Ospedale Mauriziano Torino, intervista il 23/03/22).

Dal Rapporto ISTISAN risulta urgente programmare interventi di informazione e sensibilizzazione e investire su misure di contrasto al consumo dannoso di alcol, incrementando una corretta comunicazione sui rischi legati al consumo, alle fake news e alla disinformazione di media e social e sulla sensibilizzazione dei giovani.

Per ciò che concerne i figli di etilisti, la letteratura riconosce l’alcolismo come malattia familiare ed evidenzia come il coinvolgimento dei familiari nel progetto terapeutico del paziente possa incidere positivamente sul trattamento. Anche i familiari, e in particolare i figli, hanno bisogno di aiuto per comprendere il Disturbo da Uso di Alcol, acquisire strumenti per affrontare le difficoltà delle diverse fasi del percorso di cura ed elaborare i propri vissuti di sofferenza traumatica. Spesso i figli di etilisti hanno più difficoltà dei loro coetanei a stabilire relazioni sane, faticano ad esprimere emozioni e bisogni, tendono a sentirsi responsabili e questo alimenta intensi vissuti di colpa e vergogna. La quotidianità li porta a vivere in uno stato d’ansia anche nell’età adulta, dove incontrano spesso difficoltà nel gestire sentimenti di rabbia e situazioni frustranti.

DESTINATARI E OBIETTIVI:

  • Giovani, con particolare attenzione alla fascia d’età 18-24: aumentare il numero di giovani informati sui rischi correlati all’uso di alcol; aumentare la capacità di riconoscere i propri bisogni e formulare domande d’aiuto; rafforzare capacità psicosociali e favorire l’utilizzo di strategie efficaci per gestire il disagio psichico.
  • Figli di alcolisti: ridurre il rischio di manifestazioni di disagio; prevenire l’insorgere di problemi comportamentali, e future forme di dipendenza; aumentare consapevolezza, autostima, capacità di riconoscere e soddisfare i propri bisogni; rafforzare competenze psicorelazionali e migliorare le relazioni in famiglia.
  • Adulti di riferimento di giovani abusatori: aumentare consapevolezza del problema e capacità di far fronte alla gestione di problemi legati all’abuso di alcol; accrescere conoscenza dei servizi territoriali esistenti
  • Comunità locali dell’intero territorio piemontese: accrescere informazione e sensibilizzazione su problemi alcol-correlati e la conoscenza dei servizi territoriali.

SVILUPPO DEL PROGETTO E ATTIVITà PREVISTE:

L’iniziativa prevede l’attivazione di:

  • un sito internet dedicato al progetto con contenuti relativi a leggende metropolitane, articoli e pubblicazioni, informazioni, domande e risposte, contatti utili
  • canali social, sia per permettere ai giovani di fare domande sia per fornire e diffondere informazioni;
  • un contatto telefonico con chat dedicata attraverso cui interagire direttamente con gli operatori per fare domande e rivolgere una domanda d’aiuto;
  • sportelli informativi itineranti volti a promuovere il progetto in luoghi di aggregazione giovanile;
  • uno sportello on-line informativo;
  • interventi psicoeducativi e di trattamento psicoterapeutico in presenza e on line;
  • presa in carico di figli di alcoldipendenti seguiti dai servizi di Alcologia della Regione Piemonte;
  • incontri informativi e percorsi di sostegno per adulti di riferimento e genitori di giovani con problemi di uso/abuso di alcol;
  • interventi peer to peer, dove giovani peer formati rispondono a domande, sono a disposizione in alcune fasce orarie, gestiscono la chat (in collegamento con il progetto “YOUNGLE”, in collaborazione con Essere Umani Onlus).